Dopo due mesi di vacanze forzate per motivi di salute ("Mi mancava terribilmente il lavoro"), Mariangela Melato torna al teatro con "Chi ha paura di Virginia Woolf", allo Strehler di Milano fino al 29 maggio.
Dopo due mesi di vacanze forzate per motivi di salute ("Mi mancava terribilmente il lavoro"), Mariangela Melato torna al teatro con "Chi ha paura di Virginia Woolf", allo Strehler di Milano fino al 29 maggio.
La piéce, resa celebre dal film premio Oscar interpretato dalla coppia Taylor-Burton, vede al centro della vicenda i coniugi George e Martha (Gabriele Lavia e Mariangela Melato). Liti furiose assicurate, in scena, tra i due sposi. Il testo è stato scritto da Edward Albee nel 1962 e in poco tempo è diventato uno dei più grandi successi teatrali statunitensi e internazionali. George e Martha sono in scena con un'altra coppia di giovani, Nick e Honey (Emiliano Iovine e Agnese Nano). Riuniti per convivialità, i quattro improvvisano una sorta di “gioco della verità”, senza tenere conto dei suoi possibili drammatici risvolti. Tra accuse, colpi bassi e segreti disvelati, i quattro personaggi mettono a nudo se stessi e la crisi della società occidentale.
Cosa ha provato nei dei due mesi in cui è dovuta star ferma per motivi di salute?
Molte cose non piacevoli. Non sono abituata a star ferma.
Perché ha accettato di interpretare il ruolo di Martha? Ci sono differenze rispetto alle sue interpretazioni precedenti di "Oreste", "Centaura" e "Madre Coraggio"?
Ho passato una vita ad interpretare personaggi tra loro completamente diversi. Una scelta che ho cercato sempre di portare avanti con coerenza. "La Centaura" non è catalogabile, è un classico brechtiano, mentre "Chi ha paura di Virginia Woolf" è di un autore contemporaneo e vivente. Martha è una donna di oggi, moderna e che parla la lingua di tutti i giorni, dicendo anche parolacce.
Ha definito Martha "turbolenta, ma donnina". Perchè?
La discalia dello spettacolo dice "turbolenta e donnona". Io mi sento una donnina! Ancora una volta mi cimento con un ruolo diverso da me, anche fisicamente. Ma sono fatta così, più sono diverse le donne che interpreto più mi diverto. Mi annoierei se facessi solo me stessa. E' una sfida che si rinnova sempre.
Lei è contemporaneamente nelle sale cinematografiche con il film di Carlo Ventura, "Vieni via con me". Interpreta una madre...
Molto diversa dalla "Madre Coraggio" che ho fatto in teatro. Il personaggio è quello di Maria una mamma italoamericana molto moderna e semplice che vive in America. Ha tre figli e deve occuparsi di loro con più attenzione dal momento che il marito è morto. Ho accettato questo ruolo perché è un'opera 'prima' e ci tenevo particolarmente ad aiutare Carlo, che sta muovendo i primi passi nel cinema. Credo sia un atto doveroso da parte mia.